Lenti 4.0 alla Carl Zeiss

Castiglione Olona, VA - Unione Industriali della Provincia di Varese

“La trasformazione digitale per la competitività dell’azienda è fondamentale. Soprattutto in un momento come questo, fatto di grandi sfide. Un’impresa, in uno scenario così incerto, deve avere la capacità di evolversi”. Sono le parole di Roberto Baldan, Direttore Operations di Carl Zeiss Vision Italia Spa. Un’azienda attiva nel panorama dell’occhialeria mondiale da ben 175 anni e presente in provincia di Varese con lo stabilimento produttivo di Castiglione Olona. Una realtà che, come Gruppo Zeiss, conta 200 sedi nel mondo e più di 32mila dipendenti che operano in quattro diverse divisioni aziendali: Semiconductor Manufacturing Technology, Industrial Quality & Research, Medical Technology e Consumer Markets.

In questi anni la Carl Zeiss ha investito molto nella digitalizzazione. Dal 2014, infatti, l’azienda ha iniziato il percorso “Lean”, ovvero quella strada che porta ad una semplificazione dei processi aziendali, raggiungendo, il più possibile, la massima efficienza. Sono state tante le tappe che hanno segnato il sentiero. Alcune di queste hanno portato grandi cambiamenti all’interno dell’organizzazione. Non solo in termini di efficienza produttiva e gestionale ma anche di cambiamento radicale di mentalità. Un nuovo modo di pensare il lavoro e la sua modalità di svolgimento. Nel 2015 l’azienda ha iniziato a fare formazione, poi è passata alla definizione dei Kpi (Key Performance Indicators) con una compilazione giornaliera dei risultati da raggiungere entro un certo periodo di tempo. “Nel 2017 abbiamo iniziato a fare una mappatura dei flussi di lavoro, dei processi di produzione e delle mansioni che svolgono i nostri collaboratori – racconta Baldan -. Questa attività ci ha permesso di avvicinarci all’industria 4.0”. Col passare del tempo il processo Lean è stato sempre di più implementato fino a raggiungere traguardi notevoli. “Abbiamo rimosso completamente l’utilizzo della carta dalla nostra produzione passando, così, alle etichette elettroniche sugli ordini di lavorazione”. Poi è stato il momento della robotizzazione. Nel 2019 sono stati introdotti in Zeiss alcuni robot per il confezionamento delle lenti e lo smistamento delle spedizioni in magazzino. Ma la strada in ottica di Industry 4.0 è proseguita a ritmo sostenuto, fissando, anno dopo anno, nuovi obiettivi da raggiungere: “Nel 2020 ci siamo avvicinati alla stampa 3D per fare esperimenti sulla filiera di costruzione delle lenti – continua Roberto Baldan -. Anche la gestione degli ordini è stata rivista inserendo processi automatici e digitali”. Oggi, infatti, il 75% delle commesse che arrivano da tutta Italia confluiscono, attraverso un sistema elettronico di ordinazione “Visustore”, in un unico centralino, quello di Castiglione Olona. Da qui vengono smistate le richieste sulle 6 filiali presenti sul territorio italiano. Un monitor segna in tempo reale le chiamate in arrivo, le postazioni telefoniche già occupate e quelle libere. “La digitalizzazione è uno degli strumenti necessari per mantenere ritmi elevati, una qualità eccellente del prodotto e dei servizi e un ambiente aziendale interno che sia rispettoso del lavoro dei nostri collaboratori”. Recentemente è stato istallato un temporizzatore che, in maniera intelligente, divide gli ordini per tipologia di prodotto o per tempistica di consegna. Ai fini statistici, sottolinea Baldan, “abbiamo anche introdotto un monitoraggio in tempo reale sulle macchine di taglio per vedere il loro funzionamento e calcolare l’OEE (Overall Equipment Effectiveness)”. In cantiere ci sono tanti progetti, tante idee nuove. Lo sguardo è proiettato verso il futuro. Zeiss, infatti, sta collaborando insieme all’università Liuc di Castellanza ad un progetto per l’applicazione dell’IoT (Internet of Things) e della realtà aumentata per sviluppare ed implementare la manutenzione da remoto. Non c’è ombra di dubbio, la Carl Zeiss si sta muovendo nella giusta direzione. È proiettata verso la trasformazione digitale. Lo conferma anche il Report che l’azienda ha ricevuto dopo aver svolto il Digital Assessment, il servizio gratuito proposto dal Digital Innovation Hub Lombardia, che opera a livello locale per il tramite dell’Area Digitale dell’Unione Industriali, per misurare il grado di maturità digitale delle imprese. “L’assessment è stato fondamentale perché grazie al contributo di una persona esterna siamo riusciti a identificare i punti su cui dobbiamo ancora migliorare – conclude Baldan -. Spesso, nell’attività di auto analisi, non si riescono a cogliere tutti i potenziali e i benefici che si possono trarre dalla digitalizzazione”.