La Urban Air Mobility decolla con il Lombardia Aerospace Cluster

Articolo a cura di Francesca Cisotto - Unione Industriali della Provincia di Varese

Velivoli di nuova generazione volti alla sostenibilità, droni, guida assistita, aerotaxi e nuovi comandi di volo. Vere e proprie idee visionarie per il futuro, basate sulle tecnologie digitali, spaziali e aeronautiche, che non stanno rimanendo sulla carta, ma si stanno facendo sempre più strada nei cieli come forme alternative agli spostamenti terrestri, sia di merci, sia di persone. Si tratta della Urban Air Mobility, o se preferite Advanced Air Mobility: una nuova mobilità più sostenibile, intelligente e interconnessa.

È questa, oggi, la sfida che coinvolge l’intera filiera dell’industria aerospaziale lombarda. Uno degli spaccati manifatturieri più tecnologicamente avanzati a livello europeo. Un settore che vola alto in Lombardia con i suoi tre comparti di produzione: ala fissa, ala rotante e spazio. Un distretto famoso sul panorama internazionale per la dotazione tecnologica e produttiva che gli permette di avere, nel raggio di pochi chilometri, tutto il know-how necessario per realizzare un prodotto dalla A alla Z: dal reperimento del più piccolo bullone alla produzione di un intero aereo, elicottero e satellite. Prodotti finiti, questi, che sono frutto di comparti per loro natura interdisciplinari, multisettoriali e internazionali, che posizionano l’intera filiera sull’onda di un sapere diffuso e sulla frontiera della nuova mobilità.

A mettere alla prova gli strumenti, la tecnologia e le potenzialità del Lombardia Aerospace Cluster, ma soprattutto le progettualità studiate in collaborazione con Regione Lombardia e altri cluster della mobilità, dell’energia e delle smart cities, sarà l’occasione delle Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina. Ad accompagnare gli sforzi tecnologici delle imprese e a meglio indirizzare gli investimenti nello sviluppo sul territorio di questa mobilità aerea del futuro, è, invece, l’accordo siglato tra Regione Lombardia ed Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. La firma ad un Protocollo d’Intesa che rientra nell’ambito del percorso avviato da Enac con le Regioni e le città metropolitane, per raccogliere le loro esigenze e contribuire a sviluppare un ecosistema volto alla graduale implementazione di una mobilità aerea intelligente, sicura, sostenibile, digitale e interoperabile con le infrastrutture aeroportuali e con quelle di trasporto pubblico nel territorio lombardo.

“Quello tra Enac e Regione Lombardia è un accordo fondamentale per la realizzazione di attività comuni a favore dello sviluppo dell’Advanced Air Mobility - precisa il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani -. Nell’industria aerospaziale lombarda c’è la disponibilità di tutta la tecnologia e le competenze necessarie per dar vita a nuovi sistemi di collegamento in grado di decongestionare, attraverso il volo verticale, le arterie stradali, con l’uso di elicotteri, convertiplani, droni e mezzi unmanned (senza pilota, ndr). L’impegno del sistema produttivo su questo fronte è massimo”.

Per vincere questa nuova sfida lo sviluppo tecnologico, però, non basta. Servono nuove regole al passo con il progresso del volo verticale e investimenti sul territorio. Come sottolinea il Presidente Vallerani, “è altrettanto necessario realizzare nuove infrastrutture (basate sui vertiporti) e mettere mano alla normativa con nuove regole e rotte. Da qui l’importanza dei contenuti e degli obiettivi messi nero su bianco dall’accordo a cui Enac e Regione Lombardia sono giunti”. A tal proposito il Cluster sta lavorando ad un progetto test per lo studio di rotte e infrastrutture. Si tratta di una vera e propria best practice di collaborazione e integrazione dell’intera filiera; “un progetto ambizioso e importante anche nei valori, meritevole e coerente con le finalità e le risorse del Pnrr, ai quali speriamo l’iniziativa possa accedere” afferma il Presidente delle imprese aerospaziali lombarde. Ai tavoli di lavoro promossi dal Cluster, infatti, partecipano tutte le istituzioni e le aziende coinvolte a vario titolo nelle nuove frontiere dell’Advanced Air Mobility: dai costruttori dei nuovi velivoli agli Enti come Enav ed Enac a cui fa capo la progettazione di nuove rotte, fino ai gestori aeroportuali, come Sea (Malpensa-Linate), che dovranno realizzare e gestire i nuovi vertiporti. Quello di Sea, tra l’altro, è un recente ingresso nel Cluster lombardo che allarga agli scali aerei la compagine associativa, costituita, fin dalla nascita, dall’industria del settore e dal mondo dell’Università e della ricerca.

Tra gli altri obiettivi del Lombardia Aerospace Cluster, anche in vista delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, c’è quello di arrivare, insieme alla collaborazione con le istituzioni, ad un potenziamento dell’uso degli elicotteri per gli spostamenti su tratte brevi; all’utilizzo del convertiplano, un mezzo innovativo sviluppato sul territorio da Leonardo che unisce la versatilità del decollo verticale dell’elicottero con il comfort e la velocità di crociera dell’aeroplano, per le tratte medio-lunghe; allo sviluppo di un sistema di Urban Air Mobility che a tendere possa basarsi sulla sperimentazione di nuove forme di evtol e droni da trasporto, per una mobilità di prossimità e servizi urbani da ultimo miglio.